Magione -
Con quattro vittorie alle spalle, il
pilota castrovillarese ha affrontato la nona ed ultima corsa in programma
all’autodromo dell’Umbria, nella condizione psicologica ideale. Solo Riccardo
Ragazzi avrebbe potuto strappare il titolo al cosentino, ma il pilota toscano
nonostante sia stato per diverse settimane in testa allo schieramento, a Magione
è partito svantaggiato. 36 le lunghezze da recuperare (con 60 punti ancora in
palio) ed una partenza in quinta fila. Al via, Calabrese è, invece, partito in
prima fila, accanto al genovese Emanuele Balestrero. E proprio Balestrero non si
è fatto sorprendere alla partenza, assumendo subito il comando e mantenendo un
buon ritmo, accorgimenti che hanno consentito a lui e a Gianni, alle sue spalle
di staccare tutto il gruppo. Ad un terzo di gara, il vantaggio dei due, rispetto
agli avversari, era già di oltre sei secondi. A rendere ancora meno emozionante
la sfida per il titolo, hanno contribuito De Simone e Milanese. I due, hanno
conservato il terzo e quarto posto, per tutta la corsa, tenendo a distanza gli
scatenati alle loro spalle. Nelle battute finali, Calabrese, già matematicamente
campione italiano del trofeo, ha attaccato Balestrero senza sosta. Ma il
genovese, deciso a non farsi soffiare la posizione di testa, ha resistito agli
attacchi del cosentino vincendo in volata. Balestrero, oltre ad aggiudicarsi la
seconda vittoria in questo campionato, ha anche effettuato il giro più veloce,
ragion per cui è riuscito ad aggiudicarsi la terza posizione finale in
campionato alle spalle del vice campione Ragazzi.
GIANNI CALABRESE IN TAPPE
Nessuno da Calabrese si aspettava, in
questa stagione, grandi cose. L’inizio decisamente poco felice nel CIVT
(Campionato italiano velocità turismo), a causa di una vettura poco competitiva,
non aveva lasciato presagire nulla di buono per il pilota castrovillarese. In
virtù di questa difficoltà, noi lanciammo un appello al suo team, la VW
Motosport, affinché tenesse conto delle doti del pilota, senza lasciare che
queste prime difficoltà lo relegassero ai margini dell’attività agonistica. A
distanza di mesi, abbiamo ricevuto la risposta. Il team ha rivisto la posizione
di Calabrese, facendolo tornare a correre nel campionato Lupo Cup, seppure con
due gare di ritardo. E la scelta
si è rivelata azzeccata, visti i risultati ottenuti. Calabrese torna in pista
con rabbia e voglia di rivincita. Al suo esordio nella gara di A-1Ring, ottiene
un quarto posto a causa di uno stop and go dovuto a partenza anticipata. Ma, già
al Mugello e a Misano Adriatico, Calabrese si aggiudica la pole, il primo posto
ed il giro più veloce, con un distacco di 10" sul secondo. A Varano, la sfortuna
ci rimette lo zampino. Conquista la pole, parte primo e rimane in testa fino a
quando il portellone posteriore della sua auto si apre e frena come un’enorme
alettone la sua auto, facendogli perdere velocità, e relegandolo in nona
posizione. A Monza, il pilota cosentino parte dalla seconda posizione,
nonostante, una piroetta su una chiazza d’olio, vince, portandosi, con questo
successo, in testa alla classifica. Le tappe successive sono Imola e Magione.
Sulla pista umbra, Gianni, dimostrando di possedere la stoffa necessaria, si
laurea, con 24 punti di vantaggio sul secondo, campione assoluto Lupo Cup,. "Sono
felice di aver vinto – ha detto Calabrese – ma continuo ad avvertire come
un handicap insormontabile la differenza sostanziale che esiste tra me ed i
piloti del nord Italia, i quali, oltre a poter godere il giusto sostegno delle
Istituzioni, aimè, molto latitanti nella nostra regione, possono vantare la
presenza sul territorio di un gran numero di piste. Mentre, da noi, si avverte
ancora fortemente il problema della carenza di strutture appropriate". Con
queste parole un pò amare verso chi, forse, potrebbe sostenere di più i
giovani emergenti, Gianni ci saluta perchè è in procinto di partire per Magione, per disputare la finalissima internazionale della lupo cup. Noi, in cuor
nostro ci speravamo, ma lui, domenica, ci ha dato la certezza. Ebbene si. Gianni
ha vinto alla grande anche la finalissima internazionale. Dai ragazzo, continua
così. Continua a farci sognare.
Carla Sabato