IL VENTIQUATTRENNE FAGGIOLI ESPUGNA LA VERZEGNIS SELLA CHIANZUTAN

Simone Faggioli a bordo dell’Osella PA BMW della Villorba Corse è il più veloce sul tracciato della Verzegnis Sella Chianzutan, quarto round del CIVM. Il fiorentino taglia il traguardo della cronoscalata friulana con il tempo di 5’17”29 alla media di 127,984 chilometri orari, precedendo di 4”25 Rosario Iaquinta, Osella BMW della Sport Cars Racing e di 4”98 Pasquale Irlando con l’Osella Honda. Roberto di Giuseppe, con la Lancia Delta, batte Marco Gramenzi con l’Alfa 155 e si aggiudica la gara del Challenge Salita.

Quarta affermazione consecutiva di Marco Jacoangeli in Gruppo A con la BMW M3, imitato da Armin Brunner in Gruppo N con la Ford Escort. Il romano ed il pilota di Bolzano incrementano il loro vantaggio rispetto gli inseguitori nelle rispettive graduatorie tricolori, mentre nell’assoluta del Challenge, Gramenzi conduce con ventisei lunghezze su Giuliani. Irlando vede ridursi a soli tre punti il vantaggio su Faggioli nell’assoluta dei Prototipi, mentre Iaquinta è terzo a dieci.

La prossima gara si disputerà in provincia di Brescia dove è in programma il 35° Trofeo Vallecamonica dal 27 al 29 giugno. 

Verzegnis (UD), domenica 15 giugno 2003 – L’afoso caldo delle Alpi carniche non mettono in crisi Simone Faggioli anzi, proprio il tracciato montano di Verzegnis gli fa spuntare le ali ai piedi e vola il fiorentino a bordo dell’Osella della Villorba Corse, vola più alto di tutti riuscendo a transitare per primo sul traguardo della Sella Chianzutan. Un corpo a corpo a due e non più sta diventando la lotta per il titolo prototipi del CIVM 2003. Iniziata nel segno di Faggioli la leadership nelle salite dopo la Salita della Sila, terza gara a calendario, è passate nelle mani di Pasquale Irlando che ha strenuamente difeso oggi con la terza piazza al termine della Verzegnis. Con la vittoria alla Verzegnis Faggioli riduce lo svantaggio a soli tre punti nell’assoluta e alle loro spalle si profila il tenace Rosario Iaquinta ottimo secondo oggi.

 

La prima manche di gara si disputa in tutta regolarità e i primi responsi cronometrici danno misura di quanto il fondo asfaltato sia diventato veloce. In linea di massima tutti i concorrenti abbassano di svariati secondi il tempo fatto registrare nel corso delle Prove di ieri. Non tutti però sono soddisfatti delle proprie prestazioni: Simone Faggioli è sì velocissimo facendo segnare il miglior tempo di 2’38”58 alla media di 128,036 chilometri orari, diminuendo di quattro secondi il tempo di ieri, ma non è soddisfatto. Afferma voler provare a migliorarsi nella seconda e decisiva salita per attaccare la leadership di campionato di uno stratosferico Pasquale Irlando. Il pugliese ha trovato un  tracciato che esalta la maneggevolezza della sua Osella Honda e se non avesse commesso alcuni piccoli errori, un dritto in tornante ad esempio, sarebbe sicuramente molto più vicino alla prestazione del campione fiorentino. Sono solo due e mezzo i secondi che li separano e che relegano in terza posizione il poleman delle Prove: Iaquinta. Il calabrese è incappato in un treno di gomme non perfomanti e accusa un ritardo di 2”57 da Faggioli. Ottimo e soddisfatto il siciliano Erasmo Bologna quarto a quattro decimi da Iaquinta, mentre è il ligure Marino Ramella a chiudere la top five. Tutti questi piloti guidano sport prototipi Osella PA 20 BMW.

Conferma l’ottimo stato di forma Roberto Di Giuseppe guidando la sua Lancia Delta al vertice del Challenge Salita davanti al compagno di squadra Marco Gramenzi, piazzatosi a meno di un secondo con l’Alfa 155, pressato a soli quattro decimi dal rallista friulano Claudio de Cecco con la Peugeot 206 Wrc. Quarto tempo per il rinfrancato Stefano Pierdomenico con la Ferrari 360 e quinto per Fulvio Giuliani che prosegue nel suo calvario con le defaillance all’impianto elettrico a rallentare la sua corsa con la Lancia Delta. Tutto nella norma in Gruppo A dove Marco Jacoangeli non perde occasione di ribadire la personale superiorità con la BMw M3, lasciando Michele Ghirardo a 12”39 secondo con la Honda Civic 1600 battendo l’atteso Rudi Bicciato con la Ford Escort. Armin Brunner ribalta a suo favore il risultato delle Prove, che vedeva poleman il compagno di squadra Roland Florian ma secondo in gara con 1”53 di ritardo rispetto Brunner. Terzo tempo per il cosentino Eugenio Molinaro all’esordio sul percorso friulano.

 

Nella seconda manche non abbassa il tempo fatto registrare in precedenza Faggioli, ma è comunque il più veloce anche nella seconda salita e va a vincere per la prima volta la Verzegnis Sella Chianzutan. Il calabrese Iaquinta riesce a migliorarsi di quasi un secondo e nel totale delle due manche supera Irlando che non migliora la sua prestazione precedente. Quarta prestazione del siciliano Erasmo Bologna con l’Osella BMW ed è il ligure Marino Ramella a chiudere la Top Five assoluta di gara con l’Osella BMW.

E’ una gran gara quella che ha disputato Roberto di Giuseppe. Il pilota di Teramo si aggiudica anche la seconda manche e vincere la sua prima gara nel Challenge Salita della stagione. Con la Lancia Delta della AB Motorsport relega al secondo posto il leader di campionato Marco Gramenzi con  l’Alfa 155. Terzo a meno di due decimi da Gramenzi si piazza il friulano Claudio De Cecco con la Peugeot 206 Wrc. Rallentato da problemi elettrici è solo quarto Fulvio Giuliani con la Lancia Delta, ottimo quinto in napoletano Stefano Pierdomenico con la Ferrari 360 challenge della Rubicone Corse. Fermo per rottura del cambio Leo Isolani.

In Gruppo A Marco Jacoangeli continua a correre contro se stesso ed il cronometro. Il romano è il più veloce anche nella seconda manche, anche se alza leggermente il tempo della prima salita e totalizza un 6’07”20, irraggiungibile per tutti. Anche la seconda manche di Michele Ghirardo con l’Honda Civic 1600 è una fotocopia della precedente piazzandosi in seconda posizione finale a 22”76 da Jacoangeli. Terzo il bolzanino Rudi Bicciato con la Ford Escort a soli otto decimi da Ghirardo.

Non c’è storia per il Gruppo N: Armin Brunner si ripete nella seconda manche e domina alla grande la gara battendo tutti. Il pilota della scuderia Mendola non sbaglia un colpo e con la Ford Escort taglia per primo il traguardo dando un’altra sonora lezione al suo compagno di squadra Roland Florian, BMW M3, secondo con di ritardo totale. La seconda salita porta bene a Diego De Gasperi che riesce a rimontare il decimo che lo separava da Molinaro nella prima manche e agguanta il terzo gradino del podio.