33 Ponte Corace-Tiriolo

È Cassibba il più forte

Il pilota di Commiso si conferma in gran forma e Scaramozzino, vincitore dello scorso anno, si deve accontentare della seconda piazza.

Tiriolo (CZ), 31 agosto 2003

Giovanni Cassibba, con l’Osella PA20S-BMW della South Racing, si aggiudica l’edizione numero trentatre della Ponte-Corace-Tiriolo, con il tempo di di 3’47”87. A soli 6 centesimi di distanza, si piazza un coriaceo Carmelo Scaramozzino portacolori della Cosenza Corse, favorito dai pronostici pre-gara con la Breda-BMW.

La lotta per la conquista del podio, sin dalle sessione di prove, ha visto contrapposti il commisano,  e il reggino, vincitore sul bagnato della Tiriolo 2002, in un duello a suon di centesimi, vissuto e gestito con la lucidità giusta, vista la non perfetta condizione del tracciato, specie in alcuni punti, e culminata senza troppi rischi con la vittoria del primo sul secondo. Tra i due era riuscito ad inserirsi anche Antonio Iaria su Osella-BMW, autore del secondo miglior tempo in prova, incappato, suo malgrado, in un incidente (a lato) nella seconda manche di prove che non gli hanno permesso di prendere parte alla gara.Emilio Scola  (sotto) che pure aveva tentato di introdursi nella lotta per il podio con la sua Osella PA20S-BMW, non è riuscito ad andare oltre il terzo posto con una distanza dal leader di 5”94.

Positiva, invece, la prestazione di Silvio Reda con l’Osella Alfa Romeo, primo della CN3. Il 3’54”80 realizzato gli ha permesso di piazzarsi a ridosso delle potenti vetture della CN4. Nella stessa categoria altro duello vissuto sul filo dei centesimi tra il rientrante Antonello Paletta (a lato)  e il pilota reggino Antonino Loddo, risoltosi a favore del cosentino su Gisa Alfa Romeo.

Nella classe CN2, lotta per il vertice tra l’inossidabile Don Mimì Scola, Antonio Ritacca, Michele De Furia e Dario Gentile. Ha prevalso Ritacca, ma il tempo realizzato dal “Lupo della Sila” è da considerarsi ragguardevole, come anche la prestazione del pilota catanzareze De Furia, il quale ha sfoderato una grinta eccezionale sui tornanti della Ponte-Corace realizzando un ottimo 4’10”53.

Il gruppo N ha registrato il successo di Gianfranco Grandinetti su Opel Astra GSI. Il pilota locale ha esternato tutta la sua soddisfazione per il 4’36”60 fatto segnare dalla sua vettura, risultato da considerarsi buono per un gruppo N aspirato. In N 1400 Giovanni Dolce ha bissato il successo della Albi-Macuso. Dolce si è trovato nuovamente a combattere con il catanzarese Gianluca Rodinò giunto alle sue spalle attardato di 2”.  Paolo Siriani, unico pilota della classe oltre i 3000, con la Lancia Delta si è aggiudicato il gruppo A, mentre Giuseppe Ferraiolo, in N 1400, ritorna a vincere e lo fà dando ai suoi avversari poche possibilità di raggiungerlo.

Nel raggruppamento delle vetture Challenge Salita il più veloce è stato Francesco Catanzariti su Renault 5 GTT, mentre Francesco Bevacqua con una vettura gemella ha salutato le possibilità di lotta per il podio, costretto al ritiro dopo la partenza.

Nella categoria delle V.S.O.S., è stato Giuseppe Presti ad imporsi su Giuseppe Magdalone di diversi secondi. Roberto Spadafora, si conferma il vincitore anche di questa salita, la sua Simca 2 Rally è più veloce della vettura di Ennio Cristiano. Andrea Mammone (a lato) su Fiat X 1/9 vince e con il suo 4’18”82, stabilisce il nuovo record della categoria.

La gara nel corso del suo svolgimento è stata interrotta più volte, a causa dei fuori “pista” di  numerose vetture che hanno reso viscido e quasi impraticabile il tracciato di gara. In una occasione si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme della Peugeot 205 di Antonio Strano, nessuna conseguenza per il pilota.

Anche il reggino Pietro Morena è uscito indenne dal capottamento della sua Peugeot 106, avvenuto a pochi tornanti dalla partenza.       

Articolo a cura dell'inviata

Carla Sabato