ROSARIO IAQUINTA PADRONE DI CASA IN SILA

Con l’Osella PA 20  BMW della Sport Cars Racing, il pilota di Castrovillari Rosario Iaquinta si aggiudica la 17^ Salita della Sila, terza gara del CIVM con il tempo di 5’20”53 alla media oraria di 106.698 chilometri orari. Alle spalle dell’ex campione italiano si piazza il pugliese Pasquale Irlando, Osella PA 21 Honda di classe CN2, con un ritardo di 3”63, terzo gradino del podio per il calabrese Carmelo Scaramozzino con la Breda BMW. Nel Challenge Salita ancora Marco Gramenzi a firmare la vittoria con l’Alfa 155 della scuderia bolognese AB Motorsport, Marco Jacoangeli domina il Gruppo A con la BMW M3 e altrettanto fa Armin Brunner con la Ford Escort in Gruppo N.

 

Rosario Iaquinta e Carmelo Scaramozzino (198)

Montescuro (CS), lunedì 2 giugno 2003 – Rosario Iaquinta interrompe il dominio di Simone Faggioli. Campione italiano nel 1999 il calabrese ha vinto in una calorosa cornice di pubblico, accorso  in gran numero sul tracciato silano. Con l’Osella PA 20 BMW della Sport Cars Racing, Iaquinta vince la Salita della Sila con il tempo di 5’20”53 a 106,698 chilometri orari. Alle sue spalle un coriaceo e strabiliante Pasquale Irlando che, con l’Osella di classe 2000 ufficiale, è gran secondo con un ritardo di soli 3”63.

"Dont't forget Fabio!"  Il ricordo di Fabio Danti, sull'Osella PA 21 Honda di Irlando.

Sul terzo gradino del podio finalmente sale il calabrese Carmelo Scaramozzino che centra un’ottima prestazione con l’Osella della Cosenza Corse, il suo ritardo dal leader è di 13”26. Con lo stop di Faggioli, per problemi al cambio della sua Osella, Pasquale Irlando passa a condurre la classifica assoluta di campionato con undici punti di vantaggio sul fiorentino, mentre sale al terzo posto Rosario Iaquinta che si trova a due punti da Faggioli.

Marco Gramenzi bissa il successo di Fasano, imponendosi nel Challenge Salita anche in questa successiva Salita della Sila. Il dentista ascolano con la sua Alfa 155 stacca un perentorio 5’52”22 e sorprende un distratto Fulvio Giuliani, con la Lancia Delta, staccandolo di 1”16. A chiudere il podio targato AB Motorsport è il teramano Roberto Di Giuseppe con la seconda Lancia Delta del team bolognese, ben ripresosi dopo una forte colica renale.

E’ raggiante Pietro Paolo Angotti, quarto e primo in classe 2000 con la Lotus Elise. Primo ritiro stagionale per Leo Isolani, per rottura del cambio della sua Ferrari 360, mentre Stefano Pierdomenico con la seconda Ferrari 360 Rubicone Corse fa registrare il quinto tempo.

Nel Marangoni Junior Trophy è Riccardo Ragazzi a vincere nel monomarca Lupo. Ragazzi ha messo a frutto la maggior esperienza e ha battuto di sette decimi il pugliese Giovanni Sacco. Al di sotto le attese le prestazioni di Michele Camarlinghi, trovatosi a mal partito con il tracciato scivoloso, e soprattutto il pilota di casa Fioravanti Perri che ha tagliato il traguardo in quarta posizione.

Il Turismo preparato parla sempre più in romano. Marco Jacoangeli intende ripetersi anche quest’anno e  porta a tre le affermazioni consecutive con la BMW M3. L’ingegnere di Ariccia batte di misura il siciliano Bruno Crucitti, con l’Alfa 33 fa registrare un tempo superiore di 13”20 rispetto il leader, ma è primo in classe 1600. Con la Renault Megane Serafino La Delfa agguanta il terzo gradino del podio e si aggiudica la classe 2000.

Si può tranquillamente parlare di dominio assoluto in Gruppo N. Il campione uscente del campionato 2002, Armin Brunner, non ha rivali e agli avversari lascia solo l’illusione e la vana speranza di poter ripetere i tempi fatti registrare nelle prove del sabato quando, il bolzanino, gioca a nascondersi. Con la Ford Escort della scuderia Mendola, Brunner vince alla Sila la terza gara consecutiva nella stagione e abbassa di quaranta secondi il proprio tempo di ieri e va ad imporsi portando il limite odierno a 6’08”20. Alle sue spalle è Roberto Chiavaroli, con la Ford Escort della Planet ad avvicinarsi di 4”98, segno che sta risolvendo i problemi che lo hanno fermato nelle gare precedenti. Il pescarese, come molti piloti della classe maggiore, è stato “disturbato” nell’ultima curva prima del traguardo dalla uscita di strada di Lino Vardanega. Roland Florian è terzo con la BMW M3 che paga tre decimi a Chiavaroli.

Contrariato è Eugenio Molinaro che sperava di far bene sulla strada di casa, purtroppo ha rallentato troppo in prossimità della curva e con la Ford Escort della Cosenza Corse si piazza quarto davanti all’ottimo Michele Calabretto che con la Renault Clio W a sua volta va ad imporsi in classe 2000 e termina quinto nell’assoluta. E’ delusa la Gabriella Pedroni, delusa della sua stessa prestazione che butta al vento un risultato a podio per aver rallentato troppo in prossimità del traguardo.

Gabriella Pedroni

Roberto Spacco si aggiudica sul filo di lana la classe 1600, il pescarese con la Peugeot 106 batte di tre decimi il romano Luigi Pedretti, mentre finisce a favore del fasanese Giovanni Angelini la sfida della classe 1400.